Il sangue è un tessuto organico costituito per il 55% da una parte liquida (il plasma) e per il 45% da una parte cellulare (globuli rossi o eritrociti o emazie, globuli bianchi e piatine o trombociti).

I globuli rossi (od emazie) trasportano ossigeno alle cellule dell’organismo scambiandolo con l’anidride carbonica. Contengono l’emoglobina, sostanza costituita da ferro e proteine, che ha la funzione di “calamitare” l’ossigeno da trasportare.

I globuli bianchi, o leucociti, rappresentano la difeso dell’organismo dagli attacco dei germi e dei virus, Quando l’organismo viene attaccato, questi si moltiplicano sino a quando non riescono a debellare il nemico. Chi è colpito dall’ AIDS, perde – in pratica – questa proprietà di autodifesa.

Le piastrine, piccolissime, vivono in media solo 8/10 giorni. La loro funzione è importante nella coagulazione del sangue.

Il plasma, che rappresenta la parte liquida del sangue, è un liquido giallo, composto da acqua e varie altre sostanze, tra cui calcio, sodio, ferro, rame, fosforo, grassi, zuccheri e proteine. Ha parecchie importanti funzioni da svolgere: quella di mantenere costante il volume del sangue circolante, quella di trasportare sostanze nutritive alle cellule dell’organismo e quella di raccogliere e portar via i relativi rifiuti.

Da una stessa donazione si potranno ricavare:

  • Globuli rossi (emazie concentrate), che servono per tutti i casi di anemia (per esempio ai talassemici). Possono essere filtrate o lavate con soluzione fisiologica a seconda della necessità;
  • Piastrine (pappa di piastrine) utilissime per chi ha problemi di coagulazione;
  • Plasma che serve soprattutto per gravi malattie di fegato o rene o per deficit coagulatici. Può essere sostituito (plasma exchange) in persone avvelenate da funghi o intossicate da altre sostanze dannose dell’organismo.

La possibilità di frazionare il sangue nei suoi componenti fondamentali permette di istituire la "terapia trasfusionale mirata", cioè permette di dare ad ogni malato solo le componenti a lui necessarie.

Dal plasma poi, con procedimenti più complicati, che solo le officine farmaceutiche sono in grado di effettuare, si ricavano altre preziosissime sostanze che prendono il nome di emoderivati.

Tra queste ricordiamo:

  • l’albumina, che è ampiamente utilizzata nella cura di molti pazienti (come, ad esempio, i sofferenti di cirrosi epatica);
  • il fattore ottavo , indispensabile agli emofilici (soggetti a cui manca questo fattore della coagulazione) per consentire la coagulazione del loro sangue e l’arresto di eventuali emorragie;
  • altri fattori della coagulazioni necessari ad altri malati;
  • le gammaglobuline , concentrati di anticorpi, che vengono utilizzate per prevenire talune malattie: il tetano, la rosolia, l’epatite (gammaglobuline specifiche). Una applicazione particolare di gammaglobuline anti-Rh è utilizzata nella previsione della immunizzazione anti-Rh in caso di gravidanza incompatibile per questo sistema;
  • il fibrinogeno , indispensabile per la coagulazione, che viene usato raramente nei soggetti carenti.